Barbara Salvucci | SKIN
A cura di Emmeotto Arte
RELAIS RIONE PONTE | ROMA
Via Giuseppe Zanardelli, 20 – 00186
            (visite solo su appuntamento)
          Emmeotto Arte, in collaborazione con la  Galleria Emmeotto, è lieta di presentare il progetto espositivo 
          SKIN  dell’artista Barbara Salvucci presso Relais rione Ponte. 
            La ricerca di Barbara Salvucci prende vita  dalla sperimentazione sulla materia, 
            campo di molteplici possibilità  compositive, dove il risultato cambia in base alla tecnica utilizzata. 
            Gli  eleganti ambienti e le raffinate camere del Relais Rione Ponte sono il luogo  ideale per ospitare 
            le opere realizzate su diversi supporti come carta, stoffa  damascata, zinco, bronzo e video. 
            L’eterogeneità dell’esposizione passa dal  sofisticato tratto grafico dei disegni 
            alle incisioni, che seppur nella loro  forte composizione e presenza materica sono rese malleabili 
            e leggere  attraverso l’intervento del tratto, fino ad arrivare agli sviluppi più recenti  
            della ricerca artistica visibile nelle opere con vernice fluorescente e nelle  lightbox. 
            Quest’ultime, in particolare, sono state pensate e realizzate per il  Relais Rione Ponte 
            per dare una maggiore connotazione site specific al progetto  espositivo. L’ospite diventa, 
            nella propria camera, interlocutore attivo delle  opere. Infatti, può condividere lo spazio con quelle 
            con vernice fluorescente,  visibili anche al buio e decidere, con il proprio intervento, se fruire delle  
            lightbox accese o spente, in quanto fonte di luce.
            I lavori in mostra, pur cambiando pelle,  dialogano tra loro in un continuo movimento e coinvolgono 
            lo spettatore in un  vortice di forme astratte, che sembra sempre in divenire, e rapisce lo sguardo  
            in un ritmo esteticamente e concettualmente seducente. Il tratto grafico dei  disegni, attraverso lo 
            sviluppo delle tecniche espressive, diventa, di volta in  volta bassorilievo sulla carta, o texture 
            tridimensionale sulle lastre di  bronzo, come un tessuto epidermico da scoprire al microscopio. 
            E se il  cambiamento continuo è la linfa vitale del nostro essere, così, nelle opere, si  
            individua un continuo cercare e un rinnovamento che si autoalimentano senza  fermarsi.
            L’aspetto formale, composto dal segno  meticoloso e attento e la padronanza della tecnica, 
            è legato in maniera indissolubile  alla componente emotiva che si riconosce in ogni opera, 
            un viaggio inconscio  all’interno del sé.
            La produzione di Barbara Salvucci è una personale e  forte esperienza artistica, una poetica fatta 
            di meditazione, concentrazione e  gestione emozionale che la rendono protagonista assoluta dell’azione 
            da  svolgere sui materiali, in un insieme di creazioni legate tra loro da  un’armonia dei segni, 
            che viaggia da una superficie all’altra, da una pelle  all’altra, senza perdere mai 
            il punto di contatto tra naturalezza delle forme e  metodo estetico.
BARBARA SALVUCCI (1970, Roma), allieva di Enzo Brunori, nel 1994 si diploma in pittura all’Accademia di Belle Arti di Roma. Dopo la prima mostra all’Accademia di Ungheria a Roma nel 2002, ha continuato la propria ricerca artistica e materica, esponendo in numerose mostre personali e collettive in importanti musei e gallerie in Italia e all’estero (Temple University, Roma; MACRO, Roma; MUSMA, Matera; Galleria Paola Verrengia, Salerno; Galleria L&C Tirelli, Vevey, Svizzera). Nel 2013 partecipa alla 55esima Biennale d’Arte di Venezia e nel 2016 due importanti mostre personali la vedono protagonista a Roma: INK al Museo Carlo Bilotti – Aranciera di Villa Borghese e SIGNS alla Galleria Emmeotto – Palazzo Taverna. Nel 2017, entra a far parte della collezione permanente del MOMA Hostel di Franco LoSvizzero, aderisce all’A-HEAD Project e partecipa alla mostra Limtless presso la Hybris Art Gallery a Roma.
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