FERDINANDO SCIANNA | SICILIA MONDO
La galleria Emmeotto, in partnership con  la galleria Artistocratic, sono lieti di presentare la mostra “Sicilia  Mondo” di Ferdinando Scianna, allestita a Roma nelle sale espositive  della dimora storica di Palazzo Taverna - dal 16 maggio al 18 luglio 2014.
				
				Ferdinando Scianna, il primo fotografo italiano a entrare nella prestigiosa agenzia Magnum  Photos e vincitore del Premio Nadar, racconta “Sicilia Mondo”. “La mia storia personale mi ha portato, da quasi mezzo secolo, a vivere  fuori dalla Sicilia. Sapevo, anzi, con un oscuro fondo di vergogna, di essere  fuggito dalla Sicilia, da quella Sicilia [...] Poi, a poco a poco, ho scoperto  con gli anni che non si va mai via completamente dalla Sicilia, non si  distrugge dentro di sé un’appartenenza così drammaticamente forte”.
				 
Le opere in esposizione rappresentano le tradizioni  dell'isola, la sua bellezza quasi carnale, le sue contraddizioni che emergono  con stupefacente intensità già nei suoi lavori degli anni ‘60. Scianna ritrae  la Sicilia delle feste religiose profondamente radicate nella tradizione  dell’isola, dove l’artista si ritrova sbalordito in mezzo a impressionanti  pellegrinaggi, come quello per i santi Alfio, Cirino e Filadelfo al santuario  di Tre Castagni o a Baucina, dove si celebra un'interminabile notturna  processione, per la miracolosa Santa Fortunata. E in tanti altri paesi  siciliani, tra riti splendidi e intensi. La fotografia è lo strumento ideale  per raccontare la realtà e le parole di Leonardo Sciascia - suo grande  amico che lo definì un “fotografo nato” - descrivono l'identità di  reporter di Ferdinando Scianna: “È il suo fotografare, quasi una rapida,  fulminea organizzazione della realtà, una catalizzazione della realtà oggettiva  in realtà fotografica: quasi che tutto quello su cui il suo occhio si posa e il  suo obiettivo si leva obbedisce proprio in quel momento, né prima né dopo, per  istantaneo magnetismo, al suo sentimento, alla sua volontà e - in definitiva - al  suo stile.” 
L’impronta di fotoreporter è sempre presente nell'arte  di Scianna anche quando negli anni ’80 per la prima volta, quasi  inaspettatamente, si trova a essere fotografo di moda negli scatti che  raffigurano Marpessa, modella e musa ispiratrice della prima campagna  pubblicitaria di Dolce&Gabbana che porta la sua firma. Nasce una  nuova e rivoluzionaria fotografia di moda: Scianna “mette” la modella nel  contesto della vita, all'inizio “con un certo senso di colpa”, perché  questo modifica la realtà e si allontana dall’insegnamento di Henri  Cartier-Bresson, “mai mettere in posa il mondo”. Poi si accorge che  così facendo si creano nuove storie che possono essere raccontate attraverso il  suo reportage: “Non ho mai fotografato la moda, ma una donna che indossa  certe vesti [...] la moda non è un oggetto se tu la inserisci nel mondo [...]  la fotografia di moda diventa una specie di metateatro della fotografia di  reportage”.
In mostra un viaggio per immagini che dimostrano la  sua grande capacità di raccontare luoghi e culture, di osservare da cronista e  di restituire da narratore. Una metafora del suo mestiere di fotografo e di  reporter che lo ha portato a viaggiare e a collezionare immagini. Un giro per  il mondo, partito dalla sua Sicilia, fino ad arrivare alle grandi metropoli  americane - New York e Los Angeles - e da lì raggiunge mete più lontane per  scoprire i giochi dei bambini a Benares. E ancora altri luoghi immersi nella  coltre di neve: la vicina Val Padana o la più lontana Osaka, dove il paesaggio,  le cose, le persone si trasformano, grazie all’ironico sguardo del fotografo.