L’ ARTE DELL’AVVENTO
24 GIORNI, 24 OPERE

Opening martedì 2 dicembre 2025 ore 17:00 – 20:00

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Ogni giorno ti sveleremo e racconteremo un’opera

A cura di Valentina Luzi

L’Avvento è un tempo di attesa, e questa mostra nasce per trasformare i giorni che precedono il Natale in un percorso verso la bellezza. La selezione delle opere varia per linguaggi e materiali invita il visitatore a un’esperienza immersiva pensata come un calendario visivo: ognuna di esse è una finestra che si apre su un artista, sulla sua ricerca e sul suo racconto, capace di instaurare un dialogo profondo con chi osserva. L’Arte dell’Avvento vuole rendere il conto alla rovescia verso il Natale un’occasione per incontrare opere che, nella loro unicità, possono diventare un dono speciale per sé e per le persone che amiamo. Il calendario dell’Avvento non è solo un riferimento temporale, ma un invito a rallentare e a vivere l’arte come un gesto quotidiano di scoperta. Un momento di incontro tra pubblico e artisti, in cui ogni opera si trasforma in un’opportunità di relazione, riflessione e, perché no, di collezione.

BARBARA BONFILIO

Nell’installazione Ride la Primavera, verso tratto dalla poesia Novembre di Giovanni Pascoli, l’artista mette al centro la figura femminile e, in alcuni disegni, anche quella maschile, che sono da sempre il fulcro della sua ricerca. Non cerca una rappresentazione convenzionale, ma una visione interiore: la figura umana è corpo che racconta, pelle che trattiene emozioni, mappa simbolica da leggere e riscrivere. Il segno grafico, netto e deciso, incide la silhouette con un gesto essenziale. L’obiettivo della Bonfilio è evocare un’aura iconica, che richiama le figure bizantine reinterpretate in chiave contemporanea. I contorni scarnificati e la materia leggera del collage conferiscono alle figure una presenza sospesa, in bilico tra sacro e profano. Con queste opere si invita lo spettatore a superare gli stereotipi che riducono la donna a immagine estetica, per restituirle invece forza, complessità e autenticità. Il corpo non è solo forma: è superficie viva, attraversata da segni che parlano. È un atto poetico e politico insieme, dove la vulnerabilità si trasforma in potenza silenziosa.

PENELOPE CHIARA COCCHI

Nel percorso espositivo dell’Arte dell’Avvento, lo Star Gate di Penelope, nome d’arte di Chiara Cocchi, è una “finestra” di stelle che mette in comunicazione la Natura, la mente, il corpo, ma anche scienza, filosofia e sociologia. Realizzata con vetri, specchi e LED, la sua opera, crea un passaggio verso un’altra dimensione. Partendo da una rappresentazione scientifica dell’Universo, in questo caso una mappa stellare, supportata da un’accurata ricerca non solo tecnico-estetica, ma anche culturale, si arriva ad una comunicazione artistica intensa ed emozionale. Le sue esperienze e storie sono interiorizzate e raccontate attraverso lo spazio-tempo in uno scambio continuo tra macro e microcosmo, ed ognuno di noi può affacciarsi al “portale”, infinito” come lo definisce l’artista e guardar(si)e dentro. La mappa stellare invade anche la ceramica Uterus: appartenente al ciclo realizzato presso Ceramica Gatti di Faenza (bottega storica, nata nel 1928, che ha collaborato nei decenni con artisti di fama internazionale). Secondo la visione antroposofica, il concepimento dell’essere umano avviene prima in cielo e poi sulla terra. L’argilla viene estratta dal sottosuolo, questo la sottrae dal buio, portandola nella sfera della luce, avvicinandola così all’uomo e al cosmo. L’argilla si risveglia da un lungo letargo: il calore e la luce solare sciolgono e dissolvono le forze che la incatenavano al sottosuolo, portandola ad accogliere l’intero universo. L’artista unisce la Terra e le stelle proprio laddove si incontrano gli elementi della terra e del fuoco.

MAIORANO

L’artista propone in mostra un viaggio installativo tra opere inedite di ultima produzione come le serigrafie numerate realizzate in occasione del Giubileo 2025 e soggetti già trattati, realizzati con varie espressioni materiche indagate, studiate e sempre rinnovate nel tempo: la fotografia, la pittura, il disegno, lo studio della luce e l’architettura. Partendo dalla fotografia, dove la sovrapposizione di elementi diversi, attraverso elaborazioni digitali ed elementi pittorici con pennellate o macchie di colore, più o meno marcate, sono i protagonisti di un gioco di pieni e di vuoti in sospensione, Maiorano dà vita a combinazioni di blocchi geometrici e linee fluenti, spazi riconoscibili all’occhio attento, ma che diventano luogo della mente, una memoria che unisce il noto con l’ignoto, il buio con la luce, l’incursione potente, ma sapientemente calibrata del colore.
Le sculture, altra presenza importante all’interno delle opere, si alternano ad immagini dal grande impatto visivo dove tutto sembra evaporare, e le traiettorie di luce rivelano il disorientamento dell’uomo contemporaneo che tenta di instaurare un dialogo tra luoghi, spazi e tempi in una ricerca di un equilibrio costante tra staticità e movimento, realtà esteriore e introspezione, ordine e caos, razionale e irrazionale, materia naturale e tecnologia artificiale.

NEDA SHAFIEE MOGHADDAM

Una selezione di lavori intimisti di una serie del 2022, carichi di coinvolgimento visivo ed emotivo, invita il pubblico è invitato ad entrare nel mondo interiore dell’artista.
I soggetti sono donne, le loro vite, le memorie del passato, i corpi, le sofferenze, il loro vissuto fisico e mentale, la loro storia e quella di tutte le donne del mondo. La forza di Neda è farci entrare in maniera delicata, quasi in punta di piedi e allo stesso tempo forte, d’impatto, in un immaginario di elementi tradizionali che riconosciamo, che il nostro bagaglio culturale riconosce e che diventa mezzo per testimoniare e raccontare il mondo contemporaneo, in un rimando continuo tra presente e passato. Il tutto è collegato alla scultura Humans (primi anni Duemila), dove il cubo, da sempre, forma geometrica simbolo di razionalità, rappresenta e delimita il lato oscuro e misterioso che c’è dentro ognuno di noi, una sorta di contenitore-rifugio dell’anima.

TESSA ROSENFELD

Il viaggio attraverso le sue opere è un viaggio nel “Mondo di Tessa”. Tra i ritratti che ti entrano dritti negli occhi e nell’anima, e i corpi, un mix di purezza e sublime che si evince dai busti di donne che simboleggiano abbondanza e genesi della vita, in una dimensione onirica senza tempo e spazio, si è catturati da una memoria sospesa dove le figure su fondono con il colore e la luce, e si è coinvolti all’interno di una storia ricca di presenze. I Jewels, come l’artista ama definirli, invece, sono piccoli scrigni, micromondi che raccontano la sua vita che diventa un po’ anche la nostra, pezzi unici, disegni che vengono stampati in limited edition su plexiglass specchiato e tessuto affinché il colore diventi parte della ricerca e della peculiarità artistica. Si divide tra mostre e libri di successo e vive tra il Salento e la Sicilia.

LUDOVICO TERSIGNI

Respira e si interfaccia con l’arte fin da bambino. Proponendo una ricerca interiore che cerca di ricongiungere l’osservatore con la primordialità della natura, attraverso lo studio di testi e la sperimentazione sulla materia arriva alla scoperta dell’oggetto principale delle sue rappresentazioni scultoree: il “Luz”. La storia del Luz ha origini antichissime e radici in tutte le grandi tradizioni, da quella Ebraica a quella Musulmana, per arrivare sino al risveglio della Kundalini, attraverso la pratica dello Yoga. “Luz” è un termine di origine aramaica, che si ritrova sia nella lingua ebraica sia in quella araba e sembra avere una comune radice che designa tutto ciò che è celato, nascosto, segreto; “Luz” ha conservato nelle varie lingue lo stesso significato: Luz come mandorlo, o mandorla(sia come albero sia come frutto), come il nocciolo duro, o seme, che permette alla pianta di rinascere. È il principio immortale che risiede all’interno di ogni essere vivente, è la sede dell’anima, origine e meta dell’energia creativa che si riscontra nelle tre sculture (2023) proposte in bronzo con diversi trattamenti sulla materia: Atene, Damasco e Atlantide.